Osa il tuo Stile, migliora la tua Autostima!
- Posted by Valentina Dringoli
- On 23 Marzo 2021
Articolo redatto in collaborazione con la Dottoressa Laura Santini, Psicologa e Psicoterapeuta.
A proposito di Autostima e Stile!
In un mondo dominato dall’incertezza e dall’imprevedibilità, la fiducia in sè stessi è una caratteristica essenziale per mantenersi al timone della propria vita. Infatti, come ci indica Kobe Bryant: “Se non credi in te stesso, chi ci crederà?”. Forse è per questo che si sente tanto parlare di autostima. Con questo termine, talvolta abusato, s’intende la valutazione che facciamo di noi stessi, tenendo conto dei propri pregi e difetti, gli obiettivi raggiunti, le difficoltà superate…!
Una buona autostima si esprime innanzi tutto nel rispetto di sé e nella benevolenza verso se stessi, malgrado i propri limiti ed imperfezioni. Inoltre è sinonimo di fiducia nelle proprie capacità: di apprendere, di migliorare e realizzarsi…di trovare perciò un proprio posto nel mondo!
Una salda autostima non si eredita ma, si costruisce giorno dopo giorno e lo stile può offrirci un valido sostegno! Per Stile intendiamo la nostra personalità tradotta in abiti, accessori e tutto ciò che ci aiuta a esprimere noi stessi attraverso l’immagine esteriore. Una persona che è in grado di manifestare la sua unicità attraverso il proprio stile, si riconosce subito perché ciò che indossa aderisce alla sua essenza come una “seconda pelle”. Quindi lo stile va ben oltre la moda del momento e gli stereotipi a cui siamo abituati, ma è comunicazione non verbale della propria personalità ed affermazione di sé stessi, attraverso l’immagine visibile agli altri.
Immagine di Stile in sintonia con la propria personalità
Stile e autostima, un connubio un perfetto!
Chi gode di una buona autostima solitamente tiene alla propria persona sotto tutti i punti di vista, compreso il proprio aspetto, contribuendo al mantenimento di un sano benessere psicofisico! Allo stesso tempo, scegliere deliberatamente di aver cura della propria immagine attraverso lo Stile, può essere un’ utile pratica quotidiana per migliorare l’autostima.
Individuare lo stile che rispecchia la nostra personalità, è un modo per comprendere meglio chi siamo e dunque, sviluppare una maggiore consapevolezza di sé; influenzando positivamente sia la percezione che abbiamo di noi stessi, sia quella degli altri nei nostri confronti e contribuendo di conseguenza a favorire l’accettazione verso noi stessi. Inoltre, saper osare ogni giorno il proprio stile, è soprattutto un modo per esternare i propri gusti, idee, valori …e quindi auto affermarsi!
Come ci ricorda Nathaniel Branden (psicologo e psicoterapeuta): consapevolezza, accettazione e affermazione di sé, rappresentano alcuni pilastri fondamentali dell’autostima!
Immagine di Stile in sintonia con la propria personalità
Come è nata la nostra collaborazione
Laura: “Ci siamo conosciute in ambito lavorativo, entrambe eravamo docenti in un progetto di formazione nel settore beauty e bellezza. La prima volta che ho incontrato Valentina è stato durante una riunione d’équipe. All’epoca era in dolce attesa e ciò che mi ha colpito è stato il suo contrasto tra l’abbigliamento total black e la luminosa tonalità acquamarina della sua collana, che dolcemente le sfiorava la pancia poco sopra l’ombelico. La gestualità morbida e il tono di voce pacato e accogliente dei primi momenti d’interazione, hanno poi completato l’effetto prima impressione che Valentina ha suscitato in me: persona interessante, in sintonia con la mia modalità comunicativa!
Dopo questa esperienza abbiamo continuato a sentirci saltuariamente per motivi lavorativi ed a poco a poco, scambiandoci consigli e sorseggiando tè, insieme al connubio lavorativo è nata un’amicizia. Indubbiamente la fascia/foulard, nelle sue variegate versioni, che da un po’ di tempo sono solita indossare tra i miei capelli, ha avuto un ruolo decisivo nell’evoluzione del nostro rapporto! Circa un anno fa, durante i colloqui psicologici online, dovuti al primo lockdown, non ho potuto non accorgermi, osservando il mio primo piano nello schermo del computer, dell’imbarazzante avanzare della mia ricrescita. Non avendo la possibilità di ricorrere alla mia parrucchiera di fiducia, né tantomeno di uscire per correre ai ripari (acquistando prodotti per mascherare tale scempio), mi è venuto in mente di chiamare Valentina per un consiglio. La risposta è stata allo stesso tempo semplice e sorprendente: utilizzare una fascia tra i capelli! Immediatamente ho pensato alla collezione di foulard lasciatami in eredità da mia mamma e fino ad allora pressoché inutilizzata. Questo suggerimento ha aperto una finestra su un mondo ancora inesplorato: non avevo mai contemplato l’idea lanciatami, di poter indossare un foulard in testa!
Tale soluzione apparentemente banale, oltre a mascherare la ricrescita facendomi sentire più a mio agio, m’incuriosiva e divertiva, perché metteva in luce un’immagine nuova di me stessa. Dalla fascia allo stile il passo è stato breve…! Per la professione che svolgo, sono consapevole dell’importanza dell’immagine nell’interazione con gli altri: è a partire dal comportamento non verbale statico (abbigliamento, pettinatura, accessori…) e dinamico (postura, gestualità, sguardo, aspetti paralinguistici…) che si crea l’effetto prima impressione, ovvero la percezione immediata che ci facciamo di una persona quando la incontriamo per la prima volta. Sulla base di questa impressione, nel tentativo di confermarla, andiamo a strutturare le nostre credenze su quel determinato soggetto, difficili in seguito da modificare, motivo per il quale di solito faccio molta attenzione a ciò che indosso, soprattutto quando incontro nuovi pazienti. L’idea che mi ha sempre guidata, è stata quella di scegliere abiti che rispecchiano la mia personalità, tenendo ovviamente conto dei differenti contesti. Ciò di cui ero poco consapevole invece era il mio tipo di Stile; sceglievo in modo intuitivo e a volte mi capitava di acquistare un capo d’abbigliamento o delle scarpe che poi facevo fatica a utilizzare, perché un po’ fuori dal mio consueto, ma dai quali mi sentivo attratta. Così, sempre in tempo di pandemia, quando è stato possibile sorseggiare tè in presenza, riflettendo insieme ad alta voce da prospettive differenti e su argomenti d’interesse comune, mi sono lasciata guidare da Valentina alla scoperta del mio Stile e ho iniziato ad attuare un cambiamento nel mio modo di abbinare abiti e accessori.
Nel facilitare e rendere costante questo processo, ho applicato su me stessa alcune tecniche psicologiche ispirate al problem solving strategico e calzate ad hoc per l’occasione. Questo mi ha permesso di raggiungere l’obiettivo desiderato: essere in grado di esprimere più armonicamente, attraverso lo stile, i vari aspetti della mia personalità! Ciò che mano a mano ho sperimentato, e che tutt’ora percepisco nell’attuare la pratica quotidiana del mio stile, è una sensazione di maggior agio e benessere generale!”
Valentina: “Come introdotto da Laura, durante il periodo lavorativo all’interno del team di formazione, ho notato vari punti d’incontro esistenti fra le modalità di espressione dello stile personale ed il relativo aspetto psicologico. Dopo varie chiacchierate e incontri di scambio professionale ed interpersonale e l’esperienza positiva di Laura, nel confrontarsi e riscorpire il proprio Stile (parte inerente alla mia professione di Consulente d’Immagine), ho voluto testare in prima persona le tecniche che lei stessa ha utilizzato per renderlo una pratica quotidiana! Hanno attirato la mia attenzione in quanto consapevole del fatto che, alcune clienti, pur avendo compreso e raccolto i benefici del riconoscimento del proprio stile, avevano difficoltà a mantenerlo costante nel tempo. Tutto ciò a causa di ricadute sul vecchio modo di utilizzare abiti e accessori, per incapacità di abbattere abitudini ormai radicate, periodi di forte stress o altre motivazioni personali.
Ovviamente ho ritenuto che, in clienti che incontravano durante il percorso tali difficoltà, le tecniche di Laura potevano rivelarsi decisive! Come le ho testate? Mettendole in pratica su un “inconveniente di stile” avuto durante il periodo pre e post gravidanza! Avendo grazie alla mia professione, uno stile consapevole e ben radicato, nel momento in cui la mia gravidanza iniziava a farsi notare, ho modificato il mio abbigliamento rendendolo coerente, ma allo stesso tempo allineandolo al mio stile ormai consapevole. Ciò mi ha permesso di sentirmi bene nonostante i cambiamenti della mia fisicità! Ho dovuto però modificare un accessorio, ovvero le scarpe con il tacco, che facevano ormai parte del mio stile quotidiano, essendo un’espressione calibrata con le altre, della mia parte glamour. Con l’avanzare della gravidanza, ho dovuto lasciare il posto alle calzature flat, andando a bilanciare altri elementi e accessori, per ristabilire il giusto mix di stile che mi rappresenta, senza dovermi “spersonalizzare”. In seguito, causa anche il lockdown pre e post parto, questa abitudine si è radicata in me e quando ho avuto la possibilità di utilizzarle di nuovo (avendo comunque uno stile che mi rappresentava anche indossando calzature flat, in quanto lo avevo appunto calibrato tramite altri accessori) non ho ricominciato ad utilizzarle.
Cosa è successo a questo punto? Il fatto di non indossare tutte le calzature che mi appartenevano e che adoravo, mi creava sotto sotto un certo disagio! Utilizzando le stesse tecniche messe in pratica da Laura per rendere abitudinario lo stile riscoperto, ho notato che, giorno dopo giorno, ho iniziato ad inserirle di nuovo nei miei outfit, come , quando voglio e ne sento la necessità!
Ho trovato perciò tali metodi estremamente validi in tutte quelle clienti che incontrano le problematiche sopra citate nel mettere in pratica il proprio stile, dandosi in questo modo la possibilità di riceverne in pieno tutti i benefici! Nasce a questo punto una collaborazione, per condividere tutto ciò che avevamo applicato su noi stesse, per poter offrire un aiuto costruttivo a tutte coloro che hanno voglia di migliorarsi e accrescere la propria autostima, a partire dalla cura della propria immagine e del proprio stile!”
Il nostro progetto
Si pone la finalità di condurti a identificare lo stile che più ti rappresenta, permetterti d’imparare a giocare con gli abiti e accessori a tua disposizione, abbinandoli in sintonia con la tua personalità, rafforzando indirettamente la tua autostima! Questo processo di evoluzione, sarà facilitato dall’utilizzo di tecniche psicologiche orientate a esplorare te stesso e all’esercizio graduale e costante del tuo stile. Potrà in tal modo innescarsi una reazione circolare virtuosa tra stile e autostima, da noi denominata “moltiplicatore di successo”, che ti permetterà di avvicinarti sempre di più alla migliore versione di te stesso!
Può esserti utile se…
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Senti di non saper valorizzare abbastanza la tua immagine o vuoi potenziarla.
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Pensi di avere uno stile ma ti senti imprigionato dentro una “confort zone”, che non rispecchia la tua vera essenza.
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Ti senti “forte” in alcuni ambiti della vita, ad es. lavoro, famiglia…ma avverti la necessità di curare di più la tua immagine, per acquisire maggiore sicurezza .
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Non riesci a esprimere il tuo stile perché qualcosa ti frena e vorresti imparare a “osare” di più, migliorando la tua autostima.
Concludendo…
Tutto questo potrebbe apparirti poco prioritario rispetto al difficile e doloroso periodo che tutto il mondo sta vivendo. In effetti, attualmente molte cose sono fuori dal nostro controllo e questo indubbiamente genera disagio, ma è proprio quando la vita ci prende a “schiaffi” che può essere utile impegnarsi a migliorare se stessi e ciò di cui ti abbiamo parlato è sicuramente un modo per farlo! Inoltre, come ci suggerisce Paolo Coelho, vale la pena ricordarci che: “ogni qualvolta cerchiamo di essere migliori di quello che siamo, anche tutto quanto ci circonda diventa migliore”. Quale modo migliore se non iniziare dallo stile e dall’autostima?
Se vuoi saperne di più visita il link https://www.valentinadringoli.com/servizi/lo-stile-dellautostima/
A cura di Valentina Dringoli e Laura Santini.
Immagine di copertina: progetto grafico a cura di Martina Santini.
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